
Domande Frequenti
E’ prevista la prova gratuita per i nuovi allieni. Per prenotare la prova, invia una mail ad info@milanotango.com oppure telefona al 3402265695 oppure compila il form qui: prenota lezione.
La lezione di prova è da considerarsi gratuita per chi non si iscriverà al corso ma è parte integrante del ciclo di lezioni per chi si iscriverà.
E’ preferibile presentarsi in coppia. Qualora non fosse possibile, scrivi a info@milanotango.com chiedendo la possibilità di essere accoppiata/o con un altro ballerino/a.
Nel pacchetto trimestrale, sono incluse:
- 3 pratiche formate da 30 minuti di “Pillole per ballare in Milonga” e 2 ora e mezza di ballo libero presso Cascina Torrette il mercoledì Sera delle 21.00 alla mezzanotte
- Uno stage con i maestri o artisti invitati dall’associazione. Occorre prenotare per partecipare.
MODELLO ORGANIZZATIVO E CODICE CONDOTTA
Il presente modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva è redatto da Milano Tango S.S.D. A
R.L. come previsto dal comma 2 dell’articolo 16 del d.lgs. n. 39 del 28 febbraio 2021 e utilizzando le linee
guida pubblicate da ACSI Aps
Si applica a chiunque partecipi con qualsiasi funzione o titolo all’attività della SSD, indipendente dalla
disciplina sportiva praticata. Ha validità quadriennale dalla data di approvazione e deve essere aggiornato ogni
qual volta necessario al fine di recepire le eventuali modifiche e integrazioni dei Principi Fondamentali
emanati dal CONI, le eventuali ulteriori disposizioni emanate dalla Giunta Nazionale del C.O.N.I. e le
raccomandazioni dell’Osservatorio Permanente del CONI per le Politiche di Safeguarding.
L’obiettivo del presente modello ha l’obiettivo di promuovere una cultura e un ambiente inclusivo che
assicurino la dignità e il rispetto dei diritti di tutti i tesserati, in particolare minori, e garantiscano l’uguaglianza
e l’equità, nonché valorizzino le diversità, tutelando al contempo l’integrità fisica e morale di tutti i tesserati.
Diritti e doveri
A tutti i tesserati e le tesserate sono riconosciuti i diritti fondamentali:
– a un trattamento dignitoso e rispettoso in ogni rapporto, contesto e situazione in ambito associativo;
– alla tutela da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione,
indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale,
lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o
sportiva;
– a che la salute e il benessere psico-fisico siano garantiti come prevalenti rispetto a ogni risultato sportivo.
Coloro che prendono parte, a qualsiasi titolo e in qualsiasi funzione e/o ruolo, all’attività sportiva, in
forma diretta o indiretta, sono tenuti a rispettare tutte le disposizioni le prescrizioni a tutela degli indicati
diritti dei tesserati e delle tesserate.
I tecnici, i dirigenti, i soci e tutti gli altri tesserati e tesserate sono tenuti a conoscere il presente modello,
il Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni
altra condizione di discriminazione e il Regolamento per la tutela dei tesserati dagli abusi e dalle condotte
discriminatorie di ACSI Aps
Prevenzione e gestione dei rischi
Comportamenti rilevanti
Ai fini del presente modello, costituiscono comportamenti rilevanti:
– l’abuso psicologico: qualunque atto indesiderato, tra cui la mancanza di rispetto, il confinamento, la
sopraffazione, l’isolamento o qualsiasi altro trattamento che possa incidere sul senso di identità, dignità e
autostima, ovvero tale da intimidire, turbare o alterare la serenità del tesserato, anche se perpetrato
attraverso l’utilizzo di strumenti digitali;
– l’abuso fisico: qualunque condotta consumata o tentata (tra cui botte, pugni, percosse, soffocamento,
schiaffi, calci o lancio di oggetti), che sia in grado in senso reale o potenziale di procurare direttamente o
indirettamente un danno alla salute, un trauma, lesioni fisiche o che danneggi l’integrità psicofisica del
tesserato. Tali atti possono anche consistere nell’indurre un tesserato a svolgere (al fine di una migliore
performance sportiva) un’attività fisica inappropriata oppure forzare ad allenarsi atleti ammalati,
infortunati o comunque doloranti. In quest’ambito rientrano anche quei comportamenti che favoriscono
il consumo di alcool, di sostanze comunque vietate da norme vigenti o le pratiche di doping;
– la molestia sessuale: qualunque atto o comportamento indesiderato e non gradito di natura sessuale, siaesso verbale, non verbale o fisico che compqrti fastidio o disturbo. Tali atti o comportamenti possono
anche consistere nel rivolgere osservazioni o allusioni sessualmente esplicite, nonché richieste
indesiderate o non gradite aventi connotazione sessuale, ovvero telefonate, messaggi, lettere od ogni altra
forma di comunicazione a contenuto sessuale, anche con effetto intimidatorio, degradante o umiliante;
– l’abuso sessuale: qualsiasi comportamento o condotta avente connotazione sessuale, senza contatto o
con contatto, e considerata non desiderata, o il cui consenso è costretto, manipolato, non dato o negato.
Può consistere anche nel costringere un tesserato a porre in essere condotte sessuali inappropriate o
indesiderate, o nell’osservare il tesserato in condizioni e contesti non appropriati;
– la negligenza: il mancato intervento di un dirigente, tecnico o qualsiasi tesserato, anche in ragione dei doveri
che derivano dal suo ruolo, il quale, presa conoscenza di uno degli eventi, o comportamento, o condotta, o
atto di cui al presente modello, omette di intervenire causando un danno, permettendo che venga causato
un danno o creando un pericolo imminente di danno. Può consistere anche nel persistente e sistematico
disinteresse, ovvero trascuratezza, dei bisogni fisici e/o psicologici del tesserato;
– l’incuria: a mancata soddisfazione delle necessità fondamentali a livello fisico, medico, educativo ed
emotivo;
– l’abuso di matrice religiosa: l’impedimento, il condizionamento o la limitazione del diritto di professare
liberamente la propria fede religiosa e di esercitarne in privato o in pubblico il culto purché non si tratti
di riti contrari al buon costume;
– il bullismo, il cyberbullismo: qualsiasi comportamento offensivo e/o aggressivo che un singolo individuo
o più soggetti possono mettere in atto, personalmente, attraverso i social network o altri strumenti di
comunicazione, sia in maniera isolata, sia ripetutamente nel corso del tempo, ai danni di uno o più tesserati
con lo scopo di esercitare un potere o un dominio sul tesserato. Possono anche consistere in comportamenti
di prevaricazione e sopraffazione ripetuti e atti ad intimidire o turbare un tesserato che determinano una
condizione di disagio, insicurezza, paura, esclusione o isolamento (tra cui umiliazioni, critiche riguardanti
l’aspetto fisico, minacce verbali, anche in relazione alla performance sportiva, diffusione di notizie
infondate, minacce di ripercussioni fisiche o di danneggiamento di oggetti posseduti dalla vittima);
– i comportamenti discriminatori; qualsiasi comportamento finalizzato a conseguire un effetto
discriminatorio basato su etnia, colore, caratteristiche fisiche, genere, status socio economico, prestazioni
sportive e capacità atletiche, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale.
I comportamenti rilevanti possono verificarsi in qualsiasi forma e modalità, comprese quelle di persona
e tramite modalità informatiche, sul web e attraverso messaggi, e-mail, social network e blog.
Uso degli spazi dell’Associazione
Viene garantito l’accesso ai locali e agli spazi in gestione o in uso all’Associazione durante gli allenamenti
e le sessioni prova di tesserati e tesserate minorenni a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale
o ai soggetti cui è affidata la cura degli atleti e delle ariete ovvero a loro delegati. Presso le strutture in gestione
o in uso all’Associazione devono essere predisposte tutte le misure necessarie a prevenire qualsivoglia
situazione di rischio.
Durante le sessioni di allenamento o di prova è consentito l’accesso agli spogliatoi esclusivamente agli
atleti e alle ariete dell’ASD/ SSD.
Durante le sessioni di allenamento o di prova non è consentito l’accesso agli spogliatoi a utenti esterni o
genitori/accompagnatori, se non previa autorizzazione da parte di un tecnico o dirigente e, comunque,
solo per eventuale assistenza a tesserati e tesserate sotto i 6 anni di età o con disabilità motoria o
intellctivo/relazionale.
In caso di necessità, fermo restando la tempestiva richiesta di intervento al servizio di soccorso sanitario
qualora necessario, l’accesso all’infermeria è consentito al medico sociale o, in caso di manifestazione sportiva,
al medico di gara o, in loro assenza, a un tecnico formato sulle procedure di primo soccorso esclusivamente
per le procedure strettamente necessarie al primo soccorso nei confronti della persona offesa. La porta
dovrà rimanere aperta e, se possibile, dovrà essere presente almeno un’altra persona (atleta, tecnico,
dirigente, collaboratore, eccetera).
Trasferte
In caso di trasferte che prevedano un pernottamento, agli atleti dovranno essere riservate camere,
eventualmente in condivisione con atleti dello stesso genere, diverse da quelle in cui alloggeranno i tecnici,
i dirigenti o altri accompagnatori, salvo nel caso di parentela stretta tra l’atleta e l’accompagnatore. Durante
le trasferte di qualsiasi tipo è dovere degli accompagnatori vigilare sugli atleti accompagnati, soprattutto
se minorenni, mettendo in atto tutte le azioni necessarie a garantire l’integrità fisica e morale degli stessi
ed evitare qualsiasi comportamento rilevante ai fini del presente modello.
Tutela della privacy
A tutti gli atleti (o esercenti la potestà genitoriale), i tecnici, i dirigenti, i collaboratori e i soci
dell’Associazione all’atto dell’iscrizione/tesseramento, e comunque ogni qualvolta venga effettuata una
raccolta di dati personali, deve essere sottoposta l’informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi dell’art.
13 del Regolamento Europeo 679/2016 (GDPR).
I dati raccolti devono essere gestiti e trattati secondo le modalità descritte nel suddetto Regolamento e
comunque solo sulla base della necessità all’esecuzione del contratto di cui gli interessati sono parte,
all’adempimento di un obbligo legale o sulla base del consenso.
In particolare, le categorie particolari di dati personali (quali l’origine razziale o etnica, le opinioni
politiche, le convinzioni religiose o filosofiche, o l’appartenenza sindacale, nonché dati genetici, dati biometrici
intesi a identificare in modo univoco una persona fisica, dati relativi alla salute o alla vita sessuale o
all’orientamento sessuale della persona) possono essere trattate solo previo libero ed esplicito consenso
dell’interessato, manifestato in forma scritta, salvi i casi di adempimento di obblighi di legge e regolamenti.
L’Associazione, fermo restando il preventivo consenso raccolto all’atto dell’iscrizione/tesseramento, può
pubblicare sui propri canali di comunicazione fotografie ritraenti i tesserati prodotte durante le sessioni
di allenamento e gara, ma non è consentita produzione e la pubblicazione di immagini che possono
causare situazioni di imbarazzo o pericolo per i tesserati.
La documentazione, sia cartacea, sia digitale, raccolta dall’Associazione contenente dati personali dei tesserati,
fornitori od ogni altro soggetto, deve essere custodita garantendo l’inaccessibilità alle persone non
autorizzate al trattamento dei dati. In caso di perdita, cancellazione, accidentale divulgazione, deve essere data
tempestiva comunicazione all’interessato e, contestualmente, al titolare del trattamento dei dati personali.
Deve essere data tempestiva comunicazione anche all’autorità Garante per la protezione dei dati personali,
se la violazione dei dati personali comporta un rischio per i diritti e le libertà delle persone fisiche.
Tutte le persone autorizzate al trattamento dei dati personali devono essere adeguatamente formate e
devono mettere in atto tutti i comportamenti e le procedure necessarie alla tutela dei dati personali degli
interessati, soprattutto di quelli rientranti nelle categorie particolari di dati personali.
Inclusività
Milano Tango S.S.D. garantisce a tutti i propri tesserati e ai tesserati di altre associazioni e società sportive
dilettantistiche pari diritti e opportunità, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età,
identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di
nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.
L’Associazione/Società si impegna, anche tramite accordi, convenzioni e collaborazioni con altre associazioni
o società sportive dilettantistiche, a garantire il diritto allo sport agli atleti con disabilità fisica o intellettivorelazionale, integrando suddetti atleti, anche tesserati per altre associazioni o società sportive dilettantistiche,
nel gruppo di atleti tesserati per l’Associazione/Società loro coetanei.
L Associatone/ Società si impegna a garantire il diritto allo sport anche agli atleti s vantaggiati dalpunto di vista
economico o famigliare, favorendo la partecipatone di suddetti atleti alle attività dell associatone anche
mediante sconti delle quote di tesseramento e/ o mediante accordi, convenzioni e collaborazioni con enti del
settore operanti sul territorio e nei comuni limitrofi.
Contrasto dei comportamenti lesivi e gestione delle segnalazioni
Segnalazione dei comportamenti lesivi
In caso di presunti comportamenti lesivi, da parte di tesserati o di persone terze, nei confronti di altri tesserati,
soprattutto se minorenni, deve essere tempestivamente segnalato al Responsabile contro abusi, violenze e
discriminazioni tramite comunicazione a voce o via posta elettronica all’indirizzo email.
Sistema disciplinare e meccanismi sanzionatoli
A titolo esemplificativo e non esaustivo, i comportamenti sanzionabili possono essere ricondotti a:
– mancata attuazione colposa delle misure indicate nel Modello e della documentazione che ne costituisce parte
integrante (es. Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza
di genere e di ogni altra condizione di discriminazione);
– violazione dolosa delle misure indicate nel presente modello e della documentazione che ne costituisce parte
integrante (es. Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza
di genere e di ogni altra condizione di discriminazione), tale da compromettere il rapporto di fiducia tra
l’autore e l’Associazione/Società in quanto preordinata in modo univoco a commettere un reato;
– violazione delle misure poste a tutela del segnalante;
– effettuazione con dolo o colpa grave di segnalazioni che si rivelano infondate;
– violazione degli obblighi di informazione nei confronti dell’Associazione/Società;
– violazione delle disposizioni concernenti le attività di informazione, formazione e diffusione nei
confronti dei destinatari del presente modello;
– atti di ritorsione o discriminatori, diretti o indiretti, nei confronti del segnalante per motivi collegati,
direttamente o indirettamente, alla segnalazione;
– mancata applicazione del presente sistema disciplinare.
Le sanzioni comminabili sono diversificate in ragione della natura del rapporto giuridico intercorrente tra
l’autore della violazione e l’Associazione/Società, nonché del rilievo e gravità della violazione commessa
e del ruolo e responsabilità dell’autore. Le sanzioni comminabili sono diversificate tenuto conto del grado
di imprudenza, imperizia, negligenza, colpa o dell’intenzionalità del comportamento relativo
all’azione/omissione, tenuto altresi conto dell’eventuale recidiva, nonché dell’attività lavorativa svolta
dall’interessato e della relativa posizione funzionale, gravità del pericolo creato, entità del* danno
eventualmente creato, presenza di circostanze aggravanti o attenuanti, eventuale condivisione di responsabilità
con altri soggetti che abbiano concorso nel determinare l’infrazione, unitamente a tutte le altre particolari
circostanze che possono aver caratterizzato il fatto.
Il presente sistema sanzionatorio deve essere portato a conoscenza di tutti i Destinatari del Modello
attraverso i mezzi ritenuti più idonei dall’Associazione/Società.
Sanzioni nei confronti dei collaboratori retribuiti
I comportamenti tenuti dai collaboratori retribuiti in violazione delle disposizioni del presente modello, inclusa
la violazione degli obblighi di informazione nei confronti dell’Associazione, e della documentazione che
ne costituisce parte integrante (es. Codice di condotta a tutela dei minori e per la
prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione) sono
definiti illeciti disciplinari.
Nei confronti dei collaboratori retribuiti, possono essere comminate le seguenti sanzioni, che devono
essere commisurate alla natura e gravità della violazione commessa:
“ richiamo verbale per mancanze lievi;
” ammonizione scritta nei casi di recidiva delle infrazioni di cui al precedente punto 1;
“ multa in misura non eccedente l’importo di 5 ore di retribuzione;
“ sospensione dalla retribuzione e dal servizio per un massimo di giorni 15;
” risoluzione del contratto e, in caso di collaboratore socio dell’Associazione, radiazione dello stesso.
Ai fini del precedente punto:
1. incorre nel provvedimento disciplinare del richiamo verbale per le mancanze lievi il collaboratore che
violi, per mera negligenza, le procedure aziendali, le prescrizioni del Codice di condotta a tutela dei minori
e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione
o adotti, nello svolgimento di attività sensibili, un comportamento non conforme alle prescrizioni
contenute nel presente modello, qualora la violazione non abbia rilevanza esterna;
2. incorre nel provvedimento disciplinare dell’ammonizione scritta il collaboratore che risulti recidivo,
durante il biennio, nella commissione di infrazioni per le quali è applicabile il richiamo verbale e/o violi,
per mera negligenza, le procedure aziendali, le prescrizioni del Codice di condotta a tutela dei minori e
per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione o
adotti, nello svolgimento di attività nelle aree a rischio, un comportamento non conforme alle prescrizioni
contenute nel presente modello, qualora la violazione abbia rilevanza esterna;
3. incorre nel provvedimento disciplinare della multa non eccedente l’importo di 5 ore della normale
retribuzione il collaboratore che risulti recidivo, durante il biennio, nella commissione di infrazioni
per le quali è applicabile l’ammonizione scritta e/o, per il livello di responsabilità gerarchico o tecnico, o
in presenza di circostanze aggravanti, leda l’efficacia del presente modello con comportamenti quali:
a) l’inosservanza dell’obbligo di informativa al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni;
l’effettuazione, con colpa grave, di false o infondate segnalazioni inerenti alle violazioni del Modello
o del Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere
e di ogni altra condizione di discriminazione;
b) la violazione delle misure adottate dall’Associazione volte a garantire la tutela dell’identità del
segnalante; la reiterata inosservanza degli adempimenti previsti dalle prescrizioni indicate nel presente
modello, nell’ipotesi in cui riguardino un procedimento o rapporto in cui è parte la Pubblica
Amministrazione (ivi comprese le Autorità Sportive);
4. incorre nel provvedimento disciplinare della sospensione dalla retribuzione e dal servizio per un massimo
di 15 giorni il collaboratore che risulti recidivo, durante il biennio, nella commissione di infrazioni per le
quali è applicabile la multa non eccedente l’importo di 5 ore della normale retribuzione e/o effettui,
con dolo, false o infondate segnalazioni inerenti alle violazioni del Modello e del Codice di condotta
a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra
condizione di discriminazione e/o violi le misure adottate dalla Società volte a garantire la tutela
dell’identità del segnalante cosi da generare atteggiamenti ritorsivi o qualsiasi altra forma di
discriminazione o penalizzazione nei confronti del segnalante;
5. incorre nel provvedimento disciplinare della risoluzione del contratto senza preavviso il collaboratore che
eluda fraudolentemente le prescrizioni del presente modello attraverso un comportamento
inequivocabilmente diretto alla commissione di uno dei reati ricompreso fra quelli previsti
– e/o violi il sistema di controllo interno attraverso la sottrazione, la distruzione
o l’alterazione di documentazione ovvero impedendo il controllo o l’accesso alle
informazioni e alla documentazione agli organi preposti, incluso il Responsabile contro abusi,
violenze e discriminazioni in modo da impedire la trasparenza e verificabilità delle stesse.
Sanzioni nei confronti dei volontari
Nei confronti dei volontari dell’Associazione, possono essere comminate le seguenti sanzioni, che
devono essere commisurate alla natura e gravità della violazione commessa:
” richiamo verbale per mancanze lievi;
»
“ ammonizione scritta nei casi di recidiva delle infrazioni di cui al precedente punto 1;
allontanamento dalle strutture di allenamento e gara per un periodo non superiore a 15 giorni;
allontanamento dalle strutture di allenamento e gara per un periodo non superiore a 1 anno;
rescissione del rapporto di volontariato e, in caso di volontario socio dell’Associazione, radiazione
dello stesso.
Ai fini del precedente punto si rimanda al punto 3 della sezione “Sanzioni nei confronti dei collaboratori
retribuiti”.
CODICE DI CONDOTTA A TUTELA DEI MINORI E PER LA PREVENZIONE DELLE MOLESTIE, DELLA VIOLENZA DI GENERE E DI OGNI ALTRA CONDIZIONE DI DISCRIMINAZIONE
I destinatari del presente Codice di condotta sono gli istruttori tecnici, i dirigenti, i collaboratori a qualsiasi titolo, livello e qualifica.
I soggetti sopra indicati sono responsabili della crescita dei giovani allievi e tesserati nonché della creazione di un ambiente positivo, sicuro e stimolante per la pratica sportiva. A tal fine, sono chiamati a dare il buon esempio e ad essere un modello per gli allievi affiliati alla ASD /SSD.
Tutti i soggetti sopra indicati, che hanno un contatto diretto con allievi e tesserati minorenni, sono obbligati a rispettare il Codice di condotta, che accettano integralmente dopo averne preso visione.
Ogni presunta violazione del Codice di condotta deve essere segnalata e verificata secondo quanto stabilito dal Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva. Le misure e le sanzioni poste in essere potranno andare dall’ammonimento verbale fino alla sospensione e alla cessazione della collaborazione che potrebbero sommarsi a momenti di formazione e sensibilizzazione aggiuntivi.
La Milano Tango S.S.D. A R.L. si impegna a garantire un ambiente sicuro, rispettoso e inclusivo per tutti i partecipanti, inclusi i minori e gli adulti vulnerabili. Il seguente codice di condotta stabilisce le aspettative e le responsabilità per tutti coloro che sono coinvolti nelle attività della società sportiva.
1.
Rispetto e Dignità:
–
Rispettiamo la dignità e l’integrità di tutte le persone coinvolte nelle attività della società sportiva, senza discriminazioni di alcun genere.
–
Trattiamo tutti con cortesia, gentilezza e rispetto, evitando Ingaggio offensivo, comportamenti intimidatori o abusivi.
2.
Sicurezza e Benessere:
–
Mettiamo al primo posto la sicurezza e il benessere di tutti i partecipanti, adottando misure appropriate per prevenire abusi, molestie o qualsiasi forma di danno.
–
Rispettiamo i diritti e le opinioni degli altri, fornendo un ambiente in cui ci si senta Ebeti di esprimere preoccupazioni o segnalare comportamenti inappropriati.
3.
Comportamento Appropriato:
–
Manteniamo un comportamento professionale e appropriato in tutte le interazioni con i partecipanti, evitando qualsiasi forma di contatto fisico inappropriato.
–
Evitiamo situazioni che possano essere percepite come sospette o inappropriati, mantenendo un
comportamento trasparente e rispettoso.
4.
Comunicazione Adeguata:
–
Comunichiamo in modo chiaro, aperto e rispettoso con i partecipanti, genitori, colleghi e altri membri della società sportiva.
–
Manteniamo la riservatezza e rispetto della privacy delle persone coinvolte, evitando la divulgazione non autorizzata di informazioni personali o sensibili.
5.
Formazione e Consapevolezza:
–
Partecipiamo a programmi di formazione e sensibilizzazione sulla tutela safeguarding per acquisire competenze e conoscenze necessarie per prevenire e rispondere degli abusi.
–
Riconosciamo E nostro ruolo e la nostra responsabilità nel proteggere i partecipanti e segnalare qualsiasi preoccupazione o sospetto di abuso alle autorità competenti.
6.
Collaborazione e Rendicontabilità:
–
Collaboriamo con altri membri della società sportiva e autorità competenti per garantire un ambiente sicuro e rispettoso per tutù.
–
Siamo pronti a rendere conto delle nostre azioni e decisioni, rispondendo in modo trasparente e responsabile alle preoccupazioni sollevate dalla comunità sportiva.
Tutti i soggetti destinatari del presente Codice di condotta si impegnano a:
■
rispettare e tutelare i diritti, la dignità e il valore di tutti i tesserati coinvolti, indipendentemente dalla loro età, razza, colore della pelle, origine etnica, nazionale o sociale, sesso, disabilità, lingua, religione, opinione politica, stato sociale, orientamento sessuale o qualsiasi altra ragione. All’istruttore tecnico si richiede un comportamento civile e antidiscriminatorio teso a non ignorare, facilitare o anche collaborare tacitamente in attività che implicano un’ingiusta discriminazione nei confronti dei tesserati;
■
attenersi alle regole in tutte le fasi delle attività;
‘ incoraggiare e promuovere il fair play, la disciplina, la correttezza, e lo spirito di collaborazione; ” non assumere o tollerare comportamenti o linguaggi offensivi nei confronti degli atleti, genitori,
direttori di gara, membri dello staff o qualsiasi altro soggetto coinvolto nelle attività; non tollerare o partecipare a comportamenti dei minori che siano illegali, o abusivi o che mettano a rischio la loro sicurezza fisica e/o mentale;
“ sostenere e applaudire sempre gli sforzi dei giovani atleti e valorizzarli a prescindere dai risultati sul campo, promuovendo la cultura del lavoro e del divertimento;
“ trasmettere serenità, entusiasmo e passione;
” educare al rispetto, all’impegno e alla collaborazione;
aggiornarsi costantemente sulle conoscenze necessarie per adempiere al meglio alle mansioni assegnate e sul tema della tutela dei minori;
■
rispettare il Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva, considerare il benessere, la sicurezza e divertimento di tutti i tesserati al di sopra ogni altra cosa;
“ combattere e prevenire qualsiasi forma di bullismo tra i minori;
■
ascoltare i bisogni, le richieste, le preoccupazioni di tutti i tesserati;
■
non umiliare o sminuire i tesserati o i loro sforzi durante una gara o una sessione di prove;
–
non agire in modo da far vergognare, umiliare, sminuire o disprezzare un minore, o perpetrare qualsiasi altra forma di abuso emotivo;
–
non sfruttare un minore per un tornaconto personale o economico;
–
non avere atteggiamenti nei confronti dei minori che – anche sotto il profilo psicologico – possano influire negativamente sul loro sviluppo armonico e socio-relazionale;
–
non impegnarsi in attività sessuali o avere un rapporto sessuale con tesserati di età inferiore ai 18 anni e non fare commenti sessualmente allusivi mostrando un comportamento sempre rispettoso e discreto;
■
non avere relazioni con minorenni che possano essere in qualche modo considerate di sfruttamento, maltrattamento o abuso;
“ non consentire giochi, frasi, atteggiamenti sessualmente provocatori o inappropriati;
■
garantire che tutte le attività siano adatte alle capacità, all’età, alla maturità fisica ed emotiva, all’esperienza e all’abilità dei tesserati, in particolare degli allievi minorenni;
” lavorare insieme ad altri componenti dllo staff per tutelare e promuovere gli interessi e il benessere di ogni tesserato;
“ non compiere mai abusi fisici e non infliggere punizioni o castighi che possano essere ricondotti ad un abuso fisico;
–
intessere relazioni proficue con i genitori dei tesserati minorenni al fine di fare squadra per la crescita e la loro tutela;
■
accertarsi sempre che i minori siano adeguatamente sorvegliati e che le gare e le attività in trasferta siano sicure;
“ garantire che la salute, la sicurezza e il benessere dei tesserati costituiscano obiettivo primario rispetto al successo tecnico-sportivo o qualsiasi altra considerazione;
■
organizzare il lavoro, il luogo di lavoro e le attività in trasferta in modo tale da minimizzare i rischi;
” rispettare la privacy dei minori, specie in luoghi particolarmente sensibili i quali devono essere sorvegliati, in modo tale da garantire la privacy dei minori;
“ evitare di fare per i minori attività di carattere personale che essi stessi possano fare da soli;
” garantire che qualsiasi trattamento di assistenza sanitaria (ad es. visita medica, assistenza post infortunio, trattamento fisioterapico), si svolga in modo aperto e in ambiente supervisionato, piuttosto che al chiuso o in privato e sempre con la presenza di un soggetto terzo (altro tesserato, adulto);
” evitare di passare del tempo da soli con i minori lontano da altri soggetti;
” non lasciare che i minori rimangano senza adeguata supervisione nel corso delle attività e, al termine delle stesse, accertarsi che lascino l’impianto sportivo accompagnati da un proprio genitore o da una persona autorizzata, qualora i minori non siano stati preventivamente autorizzati a lasciare l’impianto autonomamente e senza la presenza di un adulto. Ogni autorizzazione deve essere debitamente sottoscritta dai soggetti esercenti la responsabilità genitoriale sul minore;
“ non utilizzare i social media in maniera inappropriata, non coinvolgere i minori nelle conversazioni private sui social media e non pubblicare mai commenti o condividere immagini che potrebbero compromettere il loro benessere o causare loro danni;
■
non acquisire, detenere e pubblicare fotografie o divulgare altre informazioni sui bambini e sui ragazzi o sulle loro famiglie su qualsiasi supporto cartaceo ovvero digitale (es. social media personali o del club/organizzazione, siti web, strumenti di comunicazione ordine personali, ecc.) in assenza della relativa liberatoria sottoscritta dai genitori o dai tutori al fine di poter conservare e/o utilizzare tale materiale prodotto;
–
segnalare eventuali dubbi sulla sicurezza e sul benessere degli atleti rivolgendosi al Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, in conformità a quanto disposto nel Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva;
” consultare il Responsible in caso di dubbi sulla partecipazione di atleti, in conformità a quanto disposto nel Modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva, in caso di necessità per favorire l’inclusione sportiva degli atleti con disabilità fisica o intellettivo-relazionale
La persona nominata in qualità di “Responsabile Safe guarding” è Laura Molinari raggiungibile al seguente indirizzo email: mtsafeguarding@gmail.com