Published On: 20/04/2016Categorie: Campionato metropolitano
Campionati metropolitani di tango a Milano.

https://youtu.be/80ZEmmdN278

Sono due giovani nati a Cuba, terra madre di salsa, i vincitori del Campionato metropolitano di tango di Milano e Lombardia. Julio Alvarez e Yailet Suarez, di 34 e 32 anni, vivono e insegnano tango in Lombardia. Hanno trionfato in tre delle quattro categorie della competizione, che si è svolta per la prima volta nella giovane storia del tango in Lombardia: primi nella categoria Open, aperta anche ai professionisti, primi nella categoria Vals, primi nella categoria Milonga. Campioni metropolitani della categoria amatori, invece, Ivano Rota e Anna Bellandi.

Primo campionato metropolitano di Tango Milano e Lombardia

Ronda d’apertura all’Arci Bellezza

 

Sono quasi cento le coppie di ballerini, tra amatori e professionisti, che in questi giorni hanno incrociato abbracci, sguardi e passi di tango sulle piste di sei tra le più prestigiose milonghe milanesi. C’è chi ha accettato il confronto per il gusto di partecipare, mettersi alla prova e divertirsi; c’è chi si è preparato a puntino e, dopo tanti sacrifici, ci spera davvero: guadagnarsi le finali nella Capitale, e magari, perché no, e arrivare a confrontarsi con i mostri sacri del tango internazionale direttamente al Campeonato del Mundo, l’appuntamento più atteso per il tango internazionale, che si tiene in agosto a Buenos Aires. Il campionato metropolitano rientra in un circuito nazionale di gare che si concluderanno con la finale di Roma del 28 aprile.

A Buenos Aires il Campionato è l’equivalente, nel tango, del massimo campionato di calcio, con i giocatori, i tifosi e gli stadi cittadini, a partire dalla mitica Bombonera, dove gioca il Boca Juniors. In Italia è agli esordi, con la seconda edizione romana che si è da poco conclusa nella capitale, il 20 marzo scorso. Le categorie sono 4: Tango de Pista, suddivisa in Amatori e Open (aperta anche ai professionisti), Vals e Milonga. Le coppie vincitrici di ciascuna accederanno direttamente alla finale di tutti i campionati metropolitani che si svolgerà il 28 aprile a Roma.

“Nella capitale argentina  – spiegano Andrea Bassi e Alice Gaini, ballerini internazionali già campioni europei 2009 e finalisti ai mondiali di Buenos Aires – il campionato metropolitano riunisce in un network tutti i luoghi dove si balla. Chi partecipa è sostenuto dagli amici della milonga di provenienza, quasi come fosse una partita di calcio. E questo è il bello: la milonga che frequenti identifica il tuo modo di ballare, la tua ‘scuola’, che ti porti dietro come una maglietta da calcio, pronto a sfidare altre scuole e ‘filosofie’ di tango. Ed è questo il nostro sogno: che scatti anche a Milano, e in Italia, una sana competizione del genere. Perché non si tratta solo di un confronto tra persone – osservano Bassi e Gaini, direttori artistici dell’Associazione Milano tango e culture, che ha organizzato la manifestazione assieme alla storica associazione Spazio Tango diretta da Alberto Colombo – ma tra ‘filosofie’ dei gruppi. I tempi sono maturi”. “Una sfida – ha aggiunto Alice Gaini – prima di tutto con te stessa e con la capacità di metterti in gioco, confrontarti e migliorare e anche, perché no, per avere quel momento di visibilità che alla fine fa parte, ammettiamolo, del gioco”.

Alberto Colombo, storico maestro milanese e ballerino di fama internazionale, spiega così l’iniziale diffidenza degli appassionati di tango italiani nei confronti del mondo delle “gare”: “Mentre in Argentina chi partecipa alle gare viene dal mondo delle milonghe, (i locali dove si balla tango), in Italia i circuiti sono stati per lungo tempo separati: da un lato i ballerini sociali da pista, dall’altro i ballerini “da competizione”, sullo stile dei balli standard. Due mondi che non hanno comunicato e che si sono guardati, spesso, con diffidenza. Ora i tempi sono maturi per accorciare le distanze e rompere questi compartimenti stagni. Con questo Primo campionato metropolitano di Milano puntiamo ad annullare, a ‘riunificare’ stili e scuole, come il tango escenario e il tango da pista, in un unico ‘mondo del tango’, con lo stesso spirito con cui si vive a Buenos Aires, dove lo spettacolare tango ‘show’ (tango escenario) arriva direttamente dalle milonghe e non dai palcoscenici. Oggi tutti sono più attenti a tutto. Chi si cimenta nel tango escenario ha capito che fa parte della stessa grande famiglia del tango e viceversa”.

“Per un appassionato di tango partecipare ad un campionato – prosegue Alberto Colombo, storico maestro milanese e ballerino internazionale – è una grande, e forse unica, occasione per capire altre realtà, per uscire dal proprio recinto,  confrontarsi e fare un percorso di studio e di approfondimento” perché “I vari stili di tango, le varie specialità, si potenziano e si arricchiscono a vicenda se tutti gli elementi collaborano e non si creano steccati fissati da autoproclamati custodi dell’ortodossia del tango, che nella città dove è stato inventato non esistono”.

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